Pensione nel 2021
Per la pensione nel 2021 sono diverse le opzioni possibili: si va dal minimo dei 5 anni di contributi all’anticipo con Quota 100 e Opzione donna fino agli scivoli pensionistici.
Per andare in pensione nel 2021 sono diverse le opzioni possibili e che variano di poco rispetto allo scorso anno.
Per la pensione nel 2021 sono infatti confermate, grazie alla Legge di Bilancio 2021, Ape sociale e Opzione donna per un altro anno, mentre Quota 100 dovrebbe concludere il suo ultimo anno del triennio sperimentale.
Restano al solito per la pensione nel 2021 anche Quota 41 e quella anticipata con il solo requisito contributivo.

La Legge di Bilancio ha poi confermato anche due misure per il 2021, che più che di due forme di pensione anticipata rappresentano in verità uno scivolo, si tratta dell’Isopensione e del contratto di espansione, quest’ultimo per l’anno in corso, a fronte dell’emergenza sanitaria, sarà rivolto anche alle imprese con almeno 250 dipendenti o 500.
La Legge di Bilancio ha poi confermato anche due misure per il 2021, che più che di due forme di pensione anticipata rappresentano in verità uno scivolo, si tratta dell’Isopensione e del contratto di espansione, quest’ultimo per l’anno in corso, a fronte dell’emergenza sanitaria, sarà rivolto anche alle imprese con almeno 250 dipendenti o 500.
Tutto sommato per le pensioni nel 2021 non vi sono grandi stravolgimenti, se non per gli esodati (solo una parte) che finalmente potranno andare in pensione con la nona salvaguardia. Nessuna novità nel 2021 per la pensione di vecchiaia.
Un piccolo cambiamento dal 1° gennaio 2021 c’è nell’importo grazie al tasso di rivalutazione definitivo per il 2020.
Vediamo nel dettaglio quali sono tutte le opzioni possibili per andare in pensione nel 2021.
Pensione nel 2021 con Quota 41
In pensione nel 2021 si può andare con Quota 41, la pensione anticipata per coloro che sono definiti lavoratori precoci.
Chi vuole andare in pensione con Quota 41 deve infatti rispettare determinati requisiti ovvero vantare 12 mesi di contribuzione prima del compimento dei 19 anni di età. Per andare in pensione nel 2021 con Quota 41 bisogna anche far parte di una delle seguenti categorie:
- disoccupati che hanno smesso di percepire da almeno 3 mesi dell’indennità sostitutiva di disoccupazione;
- invalidi con percentuale almeno del 74%;
- caregiver;
- lavoratori impegnati in mansioni usuranti.
Pensione nel 2021 per chi ha iniziato a lavorare prima e dopo il 1996
Vediamo ora, per andare in pensione nel 2021, qual è la differenza tra coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 1° gennaio 1996, data che ha segnato il passaggio dal regime retributivo al contributivo, e chi lo ha fatto dopo.
Per chi ha iniziato a lavorare prima del 1996 vi è la possibilità di andare in pensione con due opzioni:
- pensione di vecchiaia con età anagrafica pari a 67 anni, oltre a 20 anni di contributi (con la possibilità per alcuni lavoratori di accedere alla pensione a 66 anni e 7 mesi di età, e per altri di andarci con 15 anni di contributi);
- pensione anticipata senza il requisito anagrafico ma solo con quello contributivo ovvero 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996, invece, le regole per andare in pensione nel 2021 sono differenti.
Alla pensione di vecchiaia possono accedervi anche coloro che rientrano interamente nel regime contributivo avendo iniziato a lavorare dopo il 1996. Tuttavia costoro devono anche aver maturato un importo della pensione superiore ad 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale.
L’importo per il 2021 è pari a 460,28€, quindi, per poter andare in pensione nel 2021 con la "pensione di vecchiaia" bisogna aver maturato un assegno mensile vicino ai 690 euro.
Esistono però, anche nel 2021, due opzioni soltanto contributive per andare in pensione:
- pensione di vecchiaia con 71 anni di età e 5 anni di contributi;
- pensione anticipata con 64 anni di età e 20 anni di contributi.
L’assegno di pensione maturato deve essere almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale. Per andare in pensione con questa formula nel 2021, quindi, è necessario che l’assegno di pensione sia vicino ai 1.288,78 €.
Pensione nel 2021 con Quota 100
In pensione nel 2021 si potrà andare anche con Quota 100, che conclude quest’anno il suo triennio di sperimentazione. Chi matura quindi i requisiti entro il 31 dicembre 2021 potrà andare in pensione anticipata.
Per andare in pensione nel 2021 con Quota 100 bisogna avere:
- 62 anni di età;
- 38 anni di contributi.
Anche per Quota 100, come per Quota 41, esiste tuttavia una finestra di uscita tra il raggiungimento dei requisiti e la decorrenza della pensione.
Le finestre nel dettaglio sono due:
- 3 mesi per i dipendenti del settore privato;
- 6 mesi per i dipendenti pubblici.
In pensione nel 2021 con il contratto di espansione e isopensione
Isopensione e contratto di espansione costituiscono entrambi non tanto delle opzioni possibili per andare in pensione nel 2021, quanto due scivoli per raggiungerla (di vecchiaia o anticipata).
Il contratto di espansione prevede uno scivolo per i lavoratori che si trovino ad almeno 60 mesi, ovvero 5 anni, dalla pensione, maturando un requisito minimo di contributi ovvero 20 anni.
L’isopensione invece è per le aziende con più di 15 dipendenti e permette di accompagnare, tramite accordi sindacali, alla pensione di vecchiaia o anticipata i lavoratori che possano raggiungere i requisiti minimi nei 7 anni successivi.
Grande novità del 2021 riguarda tuttavia gli esodati, quei lavoratori che a causa della Legge Fornero sono ormai da anni senza pensione o reddito da lavoro. Costoro potranno pertanto accedere alla nona salvaguardia facendo richiesta a INPS, ma le risorse copriranno solo 2.400 esodati dei 6.000 stimati.